mercoledì 20 luglio 2011

Toyota Yaris


Yaris terza. Suona come il nome di un’imperatrice orientale, ed il suo regno sarebbe quello delle citycar dove per anni è riuscita ad essere protagonista della top 10 delle auto più vendute nel segmento. Oggi Toyota è pronta al suo rilancio, con un modello tutto nuovo, ripensato nello stile, migliorato nei contenuti e nella meccanica. Il pubblico potrà vederla in anteprima al Salone di Francoforte (15-25 settembre), dove la 3 e la 5 porte debutteranno in contemporanea, poco prima dell’arrivo nelle concessionarie previsto in autunno. Noi però la nuova Toyota Yaris siamo già andati a scoprirla nella sua città natale a Valencienne, nello stabilimento Toyota più grande d’Europa e siamo in grado di anticiparvi tutti i dettagli, eccezion fatta per i prezzi, che saranno ufficializzati solo dopo le vacanze. Ma in Toyota si vocifera che si manterranno sui livelli attuali, nonostante i nuovi contenuti della vettura.


La rivoluzione del “piccolo genio” parte dal design, completamente ripensato rispetto alle precedenti generazioni. Si era intuito da quando hanno iniziato a circolare le prime foto ufficiali, non autorizzate. E a vederla dal vivo la nuova Yaris appare molto diversa, innanzitutto perché le due varianti di carrozzeria, 3 porte e 5 porte, hanno un’anima specifica: la prima è evidentemente più sportiva e mascolina. La seconda non rinuncia alla praticità delle porte posteriori per chi sale dietro. Il comune denominatore sono le dimensioni, che propongono una lunghezza superiore di 100 mm rispetto al modello uscente. La nuova Toyota Yaris è infatti lunga 3.885 mm, è larga 1.695 mm come il modello precedente ed è più bassa di 20 mm arrivando a quota 1.510 mm. Questo abbassamento del baricentro, che punta a migliorare la tenuta di strada, è abbinato ad un allungamento del passo di 50 mm, per ottimizzare l’abitabilità interna. Le linee della carrozzeria sono in ogni caso più tese rispetto al modello attuale, un po’ per richiamare il nuovo linguaggio stilistico Toyota, un po' per ampliare ulteriormente il bacino dei potenziali clienti fra pubblico maschile e giovani.


La novità di design più evidente della Toyota Yaris è rappresentata dalla doppia griglia anteriore, con quella inferiore di maggiori dimensioni. Seguendo gli ultimi stilemi impostati su altri modelli come Verso-S e Prius+, la calandra è sottile, ondulata e allungata fino a collegarsi agli stretti fari a linea orizzontale. La parte laterale è quella che ha subito meno modifiche di stile, proponendo la linea di cintura inclinata che caratterizza da sempre la Yaris. Una maggiore inclinazione del parabrezza favorisce l’ottenimento di un Cx di 0,287, mentre una serie di dettagli aerodinamici sono studiati per ottimizzare i consumi. Al posteriore spicca il portellone incassato nei paraurti e sagomato in modo da formare un’unica linea curva, che finisce nei gruppi ottici. Il portatarga è spostato dal paraurti al portellone. Nuovo è anche il design dei cerchi in lega da 15 e 16 pollici, con gli 8 colori di carrozzeria che presentano 5 inedite tonalità come il Gin Buck e il Turquoise.


Nella nuova Yaris le rotondità giapponesi si ritrovano però a bordo. L’abitacolo è segnato da linee morbide, ricurve e orizzontali, che caratterizzano ad esempio la plancia di nuova Toyota Yaris, con un cruscotto che prende il colore del rivestimento sedili e dell’interno portiere. Gli strumenti sono per la prima volta raccolti in posizione “classica”, dietro al volante, il cui piantone è stato abbassato orizzontalmente di 3 gradi. L’obiettivo perseguito da Toyota è quello di ampliare lo spazio a disposizione e migliorare l’ergonomia, la posizione di guida, la strumentazione e la volumetria del bagagliaio. Per fare questo è stata aumentata di 15 mm la regolazione in altezza del sedile, che ora raggiunge un massimo di 60 mm. Anche i cuscini dei sedili hanno una maggiore lunghezza e sezioni laterali più alte per migliorare la tenuta. Una nota importante viene dai posti dietro, dove lo spazio per le ginocchia è cresciuto di 35 mm. Il vano di carico posteriore su due livelli ha una volumetria di 286 litri, valore che sale a 768 litri ribaltando i sedili in configurazione 60:40.


La gamma motori della nuova Toyota Yaris conferma quanto proposto dalla serie precedente, con aggiustamenti di dettaglio che vanno a migliorare consumi ed emissioni. I tre propulsori disponibili sono il 1.0, il 1.33 VVT-i e il turbodiesel 1.4 D-4D. La tecnologia Toyota Optimal Drive è estesa a tutti i motori, con il 998 cc a 3 cilindri che sviluppa 69 CV, 93 Nm e consuma mediamente 4,8 l/100 km, emettendo 110 g/km di CO2 (-7%). Il 1.33 Dual VVT-i da 99 CV e 125 Nm, con una curva di coppia appiattita e, in abbinamento a cambio automatico Multidrive S con dispositivo Stop&Start, consuma 5,0 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 114 g/km. La nuova trasmissione a variazione continua deriva da quella utilizzata sulla Verso-S e può essere utilizzata in modalità manuale sequenziale a 7 rapporti sia con la classica leva che con le palette al volante. L’unica unità a gasolio della nuova Toyota Yaris è il 1.4 D-4D (con filtro ­anti-particolato di serie) da 90 CV e 205 Nm, abbinato al cambio manuale a 6 rapporti. Con questo motore la nuova Toyota Yaris ha consumi combinati di 3,9 l/100 km (-7%) ed emissioni di CO2 pari a 104 g/km (-6%). Sulla Toyota Yaris 1.4 D-4D è disponibile anche il cambio robotizzato Multimode utilizzabile sia in modalità automatica che manuale-sequenziale.


Non si può ancora parlare, invece, della Yaris ibrida, che era tra l’altro stata anticipata in veste di prototipo all’ultimo Salone di Ginevra. E’ certo che la versione “HSD” – così dovrebbe chiamarsi – arriverà, ma la commercializzazione non inizierà prima della seconda metà del 2012.
La gamma della nuova Toyota Yaris si articola su quattro allestimenti: base, Active, Lounge e Style. La versione su cui più punta il costruttore nipponico è la Active, che propone di serie 7 airbag, poggiatesta anteriori attivi, sedile di guida regolabile in altezza, climatizzatore manuale, volante e leva cambio in pelle, interfaccia audio multimediale con display da 6,1 pollici (connettività Bluetooth e USB/Aux) e la telecamera posteriore per l’assistenza al parcheggio. L’allestimento Lounge punta più sull’eleganza delle finiture, con cerchi in lega da 15”, climatizzatore automatico bizona, vetri elettrici posteriori e un tessuto esclusivo per i sedili. La versione top è la Yaris Style, che in più offre un assetto più rigido, cerchi da 16” bruniti, spoiler posteriore e rivestimenti interni specifici con cuciture arancio per volante e freno a mano. Fra gli accessori più importanti (di serie a partire dalla versione Active) ci sono i sistemi multimediali di connettività Toyota Touch con schermo da 6,1” full colour e informazioni di viaggio e, per 500 euro in più, il sistema Toyota Touch & Go con navigatore. Con il pacchetto Comfort è possibile poi avere gli interni in pelle/tessuto, il tetto panoramico (per la prima volta su Yaris) e i vetri posteriori oscurati, mentre il pacchetto Tech propone tergicristalli e fari automatici, retrovisore elettrocromatico, sistema Smart Entry e Push start, oltre al doppio amplificatore da 280 watt con 8 altoparlanti.

lunedì 18 luglio 2011

Audi A5

A5 Coupè

A quattro anni dalla nascita della prima Audi A5 Coupé è arrivato il momento di un restyling generale per tutta la gamma A5, Sportback e Cabriolet comprese. L’opera di aggiornamento ha coinvolto in particolare i motori, i sistemi di infotainment e solo in parte l’estetica delle medie di Ingolstadt. Esternamente la principale modifica riguarda i gruppi ottici anteriori e posteriori, dotati di luci LED continue e fari xenon plus. Nell’abitacolo ci sono invece nuovi materiali e colori, mentre sotto il cofano fa il suo debutto una versione particolarmente efficiente del 1.8 TFSI che esprime 170 CV e fa scendere i consumi della A5 Coupé a 5,7 l/100 km (-24%).

A5 Cabriolet

Il frontale della rinnovata Audi A5 propone lievi modifiche alla calandra, ancora più tridimensionale nelle forme, diverse prese d’aria e fendinebbia, cofano motore ulteriormente “scolpito” e i gruppi ottici che abbinano ai fari xenon plus opzionali una nuova linea continua di luci diurne LED. La nuova forma dei paraurti accresce di 1 mm la lunghezza complessiva, che nel caso della A5 Sportback è di 4.710 mm e per le A5 Coupé e Cabriolet è pari a 4.630 mm. A richiesta le luci LED a striscia continua sono disponibili anche in coda, mentre la capote in tela della A5 Cabriolet è disponibile in 4 diversi colori. I passaruota anteriori sono realizzati in alluminio e il fondo delle vetture è carenato.

A5 Sportback

Per guidatore e passeggeri ci sono varie novità: il volante di nuova forma (anche con appiattimento inferiore) fa il paio con i nuovi comandi unici per riscaldamento e ventilazione dei sedili, la strumentazione illuminata di bianco e una diversa leva del cambio automatico. I rivestimenti dei sedili per la A5 Sportback abbandonano la pelle Valcona in favore della pelle Nappa, con gli inserti sulla plancia disponibili in alluminio Trigon, in radica di noce o frassino. Il pacchetto sportivo S line è invece improntato sulla tonalità nera per gli interni, con in più l’assetto ribassato di 10 mm e i cerchi da 18”.


Tutti i propulsori della nuova gamma A5 adottano compressore e iniezione diretta, oltre allo start-stop e al recupero dell’energia in frenata. I 3 motori a benzina e i 4 motori a gasolio consentono poi una riduzione delle emissioni di CO2 che arriva anche al 22%. La novità più importante fra le versioni a benzina arriva dalla evoluzione del 1.8 TFSI, il quattro cilindri che grazie ad un nuovo controllo dell’alzata valvole, dell’iniezione, del turbocompressore e dell’impianto di scarico permette alla Audi A5 Coupé di consumare mediamente 5,7 l/100 km e di emettere 134 g/km di CO2. 


Nessuna modifica invece per la 2.0 TFSI, che resta a 211 CV, mentre inedito sulla A5 è il 3.0 TFSI, un V6 con compressore volumetrico che esprime 272 CV. Il fronte dei diesel si apre con il 2.0 TDI da 177 CV che sulla A5 Coupé ha un consumo medio di 4,7 l/100 km, equivalente a 122 g/km di CO2. 

S5 Sportback

Salendo di livello si incontra poi il 3.0 TDI da 204 CV, che abbinato al cambio multitronic consente alla Coupé di consumare 4,9 l/100 km (129 g/km di CO2). Lo stesso 3.0 TDI è disponibile poi in versione da 245 CV, mentre in seguito arriverà una A5 "clean diesel" che risponde agli standard Euro 6.
Piccoli aggiornamenti sono previsti anche per le sportive S5 Sportback, Coupé e Cabriolet. Tutti i modelli, Coupé inclusa, sono ora dotati del motore 3.0 TFSI da 333 CV al posto del precedente 4.2 V8. Grazie alla nuova unità sovralimentata la S5 Coupé consuma il 20% in meno di prima (8,1 l/100 km) e accelera da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi arrivando ai 250 km/h limitati. Anche su S5 Sportback, S5 Coupé ed S5 Cabriolet sono previste le già citate modifiche al frontale, ai fari e agli interni, oltre all’aggiunta del differenziale centrale e del servosterzo elettromeccanico.

S5 Sportback

Le rinnovate Audi A5 a trazione anteriore montano il cambio manuale 6 marce o il multitronic (CVT), mentre i modelli quattro a trazione integrale possono avere a scelta il manuale o il doppia frizione 7 marce S tronic. Il torque vectoring permette di dosare la coppia motrice sulle quattro ruote e il differenziale sportivo (opzionale sulle A5 quattro) provvede a gestire la coppia al retrotreno. Le ruote partono da una misura minima di 17 pollici, con pneumatici 225/50 e possono arrivare ai 20 pollici calzati da pneumatici 265/30. il sistema Audi drive select permette al guidatore di scegliere fra le modalità di guida “comfort,” “auto,” “dynamic” o “efficiency”.

S5 Cabriolet

I sistemi di assistenza alla guida sono stati aggiornati e includono l’allerta di stanchezza al volante, l’ Audi active lane assist che mantiene la corsia con lievi interventi sullo sterzo e il cruise control adattivo con frenata automatica d’emergenza. La radio CD con 8 altoparlanti, di serie su tutte le A5, può essere integrata con l’MMI navigation plus che include hard disk, display da 7”, grafica 3D, lettore DVD e un numero di pulsanti ridotto da 8 a 4. Nuova è anche la connessione Bluetooth che consente di ricevere servizi come la ricerca di punti di interesse Google, navigazione Google Earth e punto d’accesso internet WLAN.

S5 Coupè

I tempi e i prezzi della commercializzazione italiana di Audi A5 non sono ancora fissati, ma già fra la fine di luglio e l'inizio del prossimo mese di agosto sarà reso noto il listino dell'intera gamma. Dopo questo annuncio ufficiale sarà possibile fare i primi ordini ad un prezzo che dovrebbe essere di poco superiore a quello della gamma precedente, almeno stando alla A5 Coupé 2.0 TFSI che in Germania viene venduta a soli 200 euro più di prima.

A5 Coupè

sabato 16 luglio 2011

Kia Cee'd


Con il model year 2012 la gamma della media Kia cee'd si aggiorna a livello tecnico e di dotazioni introducendo una nuova motorizzazione Diesel Euro 5 e un nuovo livello di allestimento che si va ad aggiungere alle precedenti versioni LX e top di gamma EX, che mantengono come equipaggiamenti esclusivi gli alzacristalli elettrici posteriori, i vetri oscurati, i sensori di parcheggio, la connessione Bluetooth a bordo e il climatizzatore a controllo automatico Dual Zone.


L'innovazione più significativa della gamma della Kia cee'd Model Year 2012 è l'aggiunta del terzo livello di equipaggiamento "Platinum" che rispetto alla versione base cee'd LX offre cerchi in lega da 16", rivestimenti parzialmente in pelle del volante e del pomello cambio, proiettori supplementari fendinebbia e retrovisori esterni riscaldati e regolabili elettricamente in tinta carrozzeria. Il prezzo della versione Platinum è stato fissato in 500 euro in più rispetto alla versione base LX. Per la 5 porte Platinum il listino parte dunque da 15.900 euro (con motorizzazione 1.4 benzina), mentre per la versione familiare Sporty Wagon il prezzo di partenza è di 16.500 euro. 


Con il model year 2012 Kia cee'd 5 porte e Sporty Wagon, accanto al motore 1.400 a benzina, debutta la nuova generazione del motore turbodiesel CTDi VGT che risponde alle più stringenti specifiche Euro 5, con un'ulteriore riduzione delle emissioni e dei consumi. Il 4 cilindri 1.600 con sovralimentazione a turbina a geometria variabile dispone di un sistema di regolazione dell'alimentazione ancora più sofisticata e adotta il filtro antiparticolato di serie. Nella nuova configurazione la versione con potenza di 90 CV, il consumo combinato è pari a 4,2 litri/100 km (modello a 5 porte) contro i precedenti 4,3 litri/100 km, mentre le emissioni di CO2 passano da 115 a 110 gr/km. Anche la versione da 115 CV migliora le sue performance riducendo le emissioni CO2 da 118 a 115 gr/km. 

martedì 5 luglio 2011

Opel Astra EcoFlex 1.7 CDTI 130CV

 
In autunno arriva un’altra Opel Astra EcoFlex, ancora più potente, ma capace di offrire consumi ed emissioni ancora più bassi con 3,7 litri/100 km pari a 99 g/km di CO2. Valori pari dunque a quelli delle concorrenti più blasonate (vd. Golf), ma ottenuti con un’unità nettamente più prestante quale l’immortale 1,7 litri Diesel da 130 CV e 300 Nm di coppia, nato diversi anni fa da un progetto Isuzu e via via aggiornato, nell’ultima fase dal centro GM Powetrain di Torino, centro di eccellenza mondiale nel campo dei motori a gasolio per tutto il gruppo di Detroit.
Per ottenere l'Astra più efficiente di sempre sono state utilizzate tecnologie ancora più avanzate di quelle già adottate sulle altre EcoFlex. L'1,7 litri ha un impianto di alimentazione common rail a 1.800 bar e 8 iniezioni per ciclo, rivisto per migliorare il processo di combustione controllato da sensori di battito integrati nelle candelette a basso voltaggio, per ridurre i carichi sulla batteria in fase di accensione.


Inoltre il turbocompressore a geometria variabile è nuovo e garantisce un miglior controllo della pressione di sovralimentazione grazie a un sensore aggiuntivo. Modificati anche i pistoni, per ridurre l’attrito, con bielle e spinotti dotati di un particolare processo di indurimento superficiale e nuove fasce elastiche. Anche l’impianto di aspirazione è stato aggiornato con l’aggiunta di una valvola che modifica la geometria del condotto. Più sofisticate anche la lubrificazione e il raffreddamento grazie a una valvola di non ritorno che mantiene più costante la pressione dell’olio all’interno dell’impianto e la pompa dell’acqua a commutazione. In questo modo il motore raggiunge prima la temperatura ideale di esercizio. Anche l’impianto EGR per il ricircolo e il raffreddamento del gas di scarico dà il suo contributo alla riduzione dei NOx insieme a una più attenta messa a punto del precatalizzatore e del catalizzatore principale, posizionati entrambi più vicini al motore.


Naturalmente presenti il sistema stop&start e l’alternatore che si attiva solo in fase di rilascio consentendo di recuperare l’energia cinetica, accanto a una gestione intelligente della ricarica della batteria che è del tipo AGM e non raggiunge mai picchi troppo alti o troppo bassi mantenendosi entro una fascia ben definita. Ma non è finita qui visto che il cambio a 6 rapporti ha rapporti specifici e contiene un olio a bassa viscosità, gli pneumatici sono a bassa resistenza di rotolamento ContiEcoContact 5 con misure 215/60 R 16 o 225/50 R 17. Per ridurre la resistenza aerodinamica, l’assetto è più basso di 12 mm e la presa d’aria del motore è fornita di alette mobili. Per risparmiare anche le gocce, le luci diurne sono a LED. Alla fine, il guadagno rispetto alla versione dotata di motore analogo da 125 CV è di 0,8 litri/100 km e di 20 g/km di CO2 (pari a quasi il 17%) con una migliore erogazione della coppia che passa da 280 a 2.300 giri/min a 300 Nm tra 2.000 e 2.500 giri/min. Anche le prestazioni dovrebbero essere di conseguenza migliori dello 0-100 km/h in 11,5 secondi e dei 195 km/h di velocità massima.


La nuova Astra EcoFlex 1.7 CDTI affianca e non sostituisce quella 1.3 CDTI da 95 CV con cambio a 5 rapporti ed emissioni di CO2 di 104 g/km, completando la gamma dei prodotti ad alta efficienza formata dalla Corsa 1.3 CDTI EcoFlex (95 CV, 3,5 litri/100 km e 94 g/km di CO2) e dalla Insignia 2.0 CDTI EcoFlex (160 CV, 4,9 litri/100 km e 129 g/km di CO2). Arriverà in autunno a un prezzo che, se dovesse essere confermato il differenziale applicato per le altre versioni EcoFlex, sarà intorno ai 24mila euro. E non è finita qui visto che Opel fa sapere che lancerà altre tre EcoFlex entro l’anno.