lunedì 6 giugno 2011

Audi R8 GT Spyder


Con l’arrivo dell’estate si scopre anche l’Audi R8 più potente ed estrema, ovvero la versione GT presentata per la prima volta esattamente un anno fa e prodotta in soli 333 esemplari. Non sappiamo se sono andati tutti a ruba, ma Audi è evidentemente certa di trovare altrettanti estimatori per una variante a cielo aperto, ancora più bella, seducente e costosa. In una parola: Spyder.
La nuova R8 Spyder GT ha beneficiato dello stesso trattamento della sorella chiusa volto ridurne il peso attraverso una rivisitazione generale di tutti quei componenti che si potevano in qualche modo alleggerire. Si va dall’adozione di un parabrezza più sottile, all’uso della fibra di carbonio o di altri materiali più efficienti per elementi aerodinamici o tecnici come la trasmissione o l’impianto di scarico. 


Mettendo l’auto sulla bilancia, rispetto alla R8 Spyder 5.2 FSI quattro, tale trattamento ha permesso di risparmiare 85 chilogrammi. L’ovvia contropartita è che scegliendo la GT Spyder bisogna accettare il fisiologico maggior peso rispetto alla configurazione GT coupé: 1.640 contro 1.525 chilogrammi.
La prestazioni assicurate dai 560 cavalli del V12 5.2 FSI, rimangono quella di una supercar con la S maiuscola: questa R8 GT, governata da un cambio automatico R-Tronic a 6 rapporti, raggiunge i 317 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in appena 3,8 secondi (con la funzione “launch control”). Se dinanzi a questi numeri un comune mortale difficilmente si può lamentare, bisogna comunque dire che la versione chiusa va di più, sia sulla carta (lo scatto 0-100 lo copre in 3,6 km/h), che probabilmente in pista dove i 100 chili di maggior peso fanno la differenza. 


E allora chi ha la possibilità di investire oltre 200 mila euro si troverà di fronte al dilemma se è ”meglio” possedere la versione in assoluto più veloce della R8 (la GT coupé), o quella leggermente meno performante, ma che schiacciando un bottone (anche in movimento entro i 50 km/h di velocità), dopo 11 secondi ti consente di viaggiare con il vento tra i capelli.
La GT Spyder riprende buona parte delle caratteristiche dell’omologa versione chiusa anche per quel che riguarda l’estetica e l’equipaggiamento. La carrozzeria rende subito riconoscibile il modello attraverso le prese d’aria sia frontali che posteriori di color titanio e dalla presenza dello spoiler fisso in carbonio. Specifico è anche il disegno dei cerchi in lega da 19 pollici. L’abitacolo può essere caratterizzato invece con sedili sportivi con guscio in carbonio (optional) e rivestiti di Alcantara nero, colore che domina l’insieme del cockpit fatta eccezione per gli inserti previsti su tunnel centrale e pannelli porta che richiamano il colore della carrozzeria.

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