mercoledì 8 giugno 2011

BMW Serie 1

Urban

Più spaziosa, più rifinita e ancor più efficiente. BMW rilancia così la Serie 1, la compatta premium bavarese che pur preservando quei geni che hanno decretato il successo del primo modello, a cominciare dall’impostazione tecnica votata al “piacere di guida” - leggi trazione posteriore - si evolve in una seconda generazione tutta nuova pronta a gettare il guanto di sfida alle hatchback di successo presenti - Alfa Romeo Giulietta e Volkswagen Golf - e future - nuove Audi A3 e Mercedes Classe A. Sulla carta numeri e dati tecnici sono molto interessanti. Un’idea più chiara potremo farcela a Salone di Francoforte, dove la Serie 1 sarà protagonista in veste di premiere mondiale. E poi la potremo valutare definitivamente solo quando la vedremo con tutte e quattro le ruote sull’asfalto.

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Abbiamo detto che il design ha fatto già storcere il naso a molti. 
Chiariamo: l’impostazione stilistica è coerente come evoluzione del precedente modello. La proporzioni sono quelle “classiche” della compatta BMW, nonché conseguenza della configurazione a trazione posteriore (cofano lungo e slanciato, abitacolo più arretrato per ripartire al meglio i pesi fra avantreno e retrotreno). Nella vista laterale o di tre quarti, la nuova Serie 1 appare dunque slanciata ed equilibrata. A suscitare qualche mugugno di troppo è invece il frontale, caratterizzato dal doppio rene inclinato in avanti e dai due grandi proiettori che scendono (troppo?) verso il basso. Dietro invece c’è chi parla di “dejà vu” (leggi Volkswagen Polo) o comunque di una linea anonima. Una cosa è certa: BMW è specializzata nell'ingenerare dibattiti sullo stile quando presenta un nuovo modello e molto spesso il tempo (e il mercato) da ragione ai designer di Monaco. Dunque, pazientiamo ancora un attimo per capire se è una questione di "farci l’occhio".

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Il salto generazionale si esprime innanzitutto con le nuove dimensioni della carrozzeria a cinque porte: la nuova Serie 1 è lunga 4,324 metri (+8,5 cm), larga 1,765 metri (+1,7 cm) mentre il passo è aumentato a 2,69 metri (+3 cm). L’unico valore a rimanere invariato è quello riferito all’altezza: 1,42 metri. Le nuove misure migliorano leggermente l’abitabilità interna. Secondo BMW, i passeggeri posteriori della Serie 1 hanno a disposizioni 2,1 cm in più per le gambe, mentre il bagagliaio aumenta a 360 litri la sua capacità, che è migliore di quella offerta da Giulietta o dall’attuale Audi A3: entrambe si fermano a 350 litri. Abbattendo lo schienale dei sedili, la capacità raggiunge a 1.200 litri.

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Altra novità introdotta con la nuova BMW Serie 1 sono due allestimenti che vanno a distinguere sia l’equipaggiamento che l’estetica della vettura. Dal nome si possono intuire facilmente le specificità: le Serie 1 Sport accentuano il carattere sportivo, con cerchi lega dal disegno specifico (16 pollici di serie, optional da 17), rifiniture nero lucido sulla carrozzeria, comprese le calotte dei retrovisori (optional). Dentro ci sono invece sedili e volante sportivo con cuciture rosse. La Serie 1 Urban si rivolge a chi preferisce gli inserti color alluminio sulla carrozzeria e un look in generale più elegante, con cerchi in lega lucidati. I rivestimenti dell’abitacolo sono in tessuto misto pelle. Le varianti Sport e Urban si riconoscono anche dalla chiave di accensione, rispettivamente decorata di rosso o bianco.

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Soffermandoci sull’abitacolo, BMW promette per tutte le Serie 1 un importante miglioramento della qualità dei materiali, ma anche della funzionalità con l’introduzione di numerosi vani porta oggetti. Impostazioni ed ergonomia del cockpit sono quelle tipiche delle BMW più recenti, con la strumentazione rivolta verso il guidatore e i comandi ordinati in modo razionale e controllabili con il sistema iDrive che si avvale di uno schermo in plancia da 6,5 o 8,8 pollici, a seconda degli equipaggiamenti e del sistema di navigazione richiesto.
E veniamo al capitolo motoristico, ovvero quello in cui gli ingegneri BMW sono solitamente un passo avanti alla concorrenza. Con la nuova Serie 1 debutta la nuova gamma di motori a quattro cilindri benzina, tutti dotati di turbocompressore di tipo TwinScroll, di iniezione diretta, comando variabile delle valvole (Valvetronic) e di quello dell’albero a camme (doppi Vanos). Soluzioni tecniche che si traducono in valori di efficienza molto elevata, come rapporto fra consumi, emissioni inquinati e prestazioni. 

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In concreto, sulla Serie 1 disponibile un propulsore di 1,6 litri con due livelli di potenza e distinti nelle versioni 116i e 118i. La prima dispone di 136 CV per 220 Nm di coppia disponibile a 1.350 – 4.300 giri/min (0-100 km/h in 8,5 secondi – velocità massima 210 km/h – consumo medio 5,5 litri/100 km – emissioni CO2 di 129 gr/km); la 118i offre invece 170 CV per 250 Nm a 1.500 – 4.500 g/min (0-100 km/h in 7,4 secondi – velocità massima 225 km/h – consumo medio 5,8 litri/100 km – emissioni CO2 di 134 gr/km).
Poi naturalmente ci sono i diesel, anch’essi turbo, con turbocompressore a geometria variabile. Come per i benzina la cubatura è unica, ma pari a 2,0 litri, e scaglionata i tre versioni. 

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La entry level BMW 116d dispone di 116 CV per 260 Nm di coppia (0-100 km/h in 10,3 secondi – velocità massima 200 km/h – consumo medio 4,3 litri/100 km – emissioni CO2 di 114 gr/km); la 118d regala 143 CV per 320 Nm di coppia (0-100 km/h in 8,9 secondi – velocità massima 212 km/h – consumo medio 4,4 litri/100 km – emissioni CO2 di 115 gr/km) mentre le top di gamma 120d sviluppa ben 184 CV (0-100 km/h in 7,2 secondi – velocità massima 228 km/h – consumo medio 4,5 litri/100 km – emissioni CO2 di 119 gr/km). Per tutti la trasmissione è manuale a sei rapporti, ma con sovrapprezzo è possibile richiedere il nuovo cambio automatico Steptronic a 8 rapporti. Nell’ambito del programma BMW EfficientDynamics tutti i motori sono naturalmente dotati di sistema Stop&Start, ma anche della modalità “ECO PRO”, che tara l’elettronica della vettura per aiutare chi guida a raggiungere il livello di consumo più basso.

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Concludiamo approfondendo proprio il tema dell’assistenza alla guida e più in generale dell’elettronica. Modalità “ECO PRO” a parte, numerosi sono i dispositivi che potranno “migliorare la vita” dei clienti della nuova Serie 1. Per quanto riguarda la sicurezza attiva, per esempio, la Serie 1 può montare luci adattive in curva (Adaptive Light Control), ma anche il regolatore automatico degli abbaglianti (High Beam Assist). C’è poi il regolatore automatico della velocità unito al radar anti collisione e al sensore che segnala l'invasione accidentale di un’altra carreggiata (Lane Departure Warning). Altrettanto ricco è il fronte telematico con il BMW ConnectedDrive, la connettività ad internet con varie integrazioni per gli smartphone più popolari, la ricezione di webradio e l’accesso a Facebook e Twitter. Peccato che tutto, o quasi, si debba richiedere come optional a pagamento.

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