venerdì 27 maggio 2011

Renault Scenic e Renault X-Mod


Sono le Renault Scénic e Renault X-Mod le due vetture della Régie su cui debutta il nuovo propulsore Renault Energy dCi 130 (sigla di progetto R9M) che abbiamo avuto l'opportunità di provare in anteprima qualche mese fa. Si tratta del turbodiesel 1.6 litri più potente sul mercato, con una potenza di 130 CV a 4.000 giri ed una coppia di 320 Nm a 1.750 giri, valori che gli consentono di scavalcare l'ex primatista pari cilindrata di Kia, che di cavalli ne ha 126. In Italia viene proposto sugli allestimenti Dynamique e Luxe di X-Mod, rispettivamente a 25.000 e 26.500 euro, mentre sulla Scénic il listino lievita rispettivamente a 26.500 e 28.800 euro. 


Grazie a questo nuovo propulsore, abbinato cambio manuale a 6 rapporti, le due monovolume compatte transalpine sono in grado di raggiungere i 100 km/h da fermo in 10,3 secondi ed una velocità massima di 195 km/h, consumando 5,2 l /100 km di gasolio nel ciclo urbano, 4,1 l/100 km nel ciclo extraurbano e 4,4 l/100 km nel ciclo misto, il tutto con emissioni medie di CO2 contenute in 115 g/km. Questa nuova motorizzazione sostituirà progressivamente la motorizzazione 1.9 dCi 130 inizialmente su X-Mod e Scénic e, più tardi, sull'intera famiglia Mégane. Rispetto a quest'ultima i vantaggi si traducono in un calo del 20% per i consumi (un litro, in ciclo misto europeo) e di 30 g/km per le emissioni. 


Il nuovo motore Renault Energy dCi 130 contiene 264 componenti, di cui il 75% completamente nuovi: gli altri provengono essenzialmente dal propulsore 2.0 dCi (tipo M9R), primo motore Diesel sviluppato dall’Alleanza Renault-Nissan che ha sfornato fino ad oggi anche le motorizzazioni 2.0 dCi (tipo M9R), 3.0 V6 dCi (tipo V9X) e 2.3 dCi (tipo M9T). Un fatto curioso è che la progettazione è stata seguita anche dai motoristi di Renault Sport F1, dove nascono i V8 destinati alla Formula 1. 


I punti di contatto con i propulsori Campioni del Mondo sono tre: le misure "quadre" – alesaggio e corsa sono di 80 e 79,5 mm -, uno schema del circuito di raffreddamento acircolazione trasversale, che permette di utilizzare una pompa dell’acqua più piccola, quindi con minore dispendio energetico; riduzione degli attriti interni tramite trattamenti superficiali di cilindri e pistoni "top secret" e l'adozione del segmento raschiaolio del pistone UFLEX, che meglio si adatta dei tradizionali alla deformazione del cilindro causata dalla temperatura e dalla pressione.

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