lunedì 14 febbraio 2011

Ford Focus berlina e wagon



La nuova Ford Focus rappresenta la terza generazione di un modello che è stato prodotto in 9,2 milioni di esemplari e che arriva nelle concessionarie di tutto il mondo con la medesima carrozzeria e la stessa base meccanica e telaistica.
Proposta a seconda dei mercati con carrozzeria a 4 porte, 5 porte e station wagon, la nuova Focus è basata su una nuova piattaforma progettata per dare vita a ben 10 modelli entro il 2012 tra i quali la C-Max. 
La scocca è composta al 55% di acciai alto resistenziali e per il 26% di ultraresistenziali e al boro trattati a caldo. Ne viene fuori una struttura più leggera e più rigida, fino al 25% rispetto all’attuale americana che era basata su una piattaforma diversa da quella europea. 
Inalterato lo schema delle sospensioni, con un montante telescopico tipo McPherson davanti e il sistema Control Blade a 3 bracci posteriore. 
La messa a punto è stata curata in Germania e Belgio per offrire un comportamento dinamico ai vertici, in linea con la tradizione della Focus e la Ford ha fatto sapere che le tarature per i diversi mercati saranno sostanzialmente identiche. Anche in questo la Focus promette di essere un modello davvero globale. La nuova piattaforma ne sostituirà infatti ben tre e riuscirà a mantenere per tutti i modelli l’80% dei componenti con un risparmio di costi che si può ben immaginare.


La nuova Ford Focus 5 porte ha un’altezza di 1.484 mm, una lunghezza pari a 4.358 mm e una larghezza di 1.823 mm. 
Rispetto al modello uscente la nuova Focus è quindi più bassa di 16 mm, più lunga di 21 mm e più larga di 16 mm, con un passo incrementato di 8 mm che arriva ora 2.648. 
La nuova Focus arriva in Italia solo con carrozzeria 5 porte e station wagon, probabilmente per dare spazio a una coupé con carrozzeria specifica che potrebbe far rinascere il nome Capri.
Le novità nello stile sono soprattutto di lato e nella coda. Il frontale infatti, tranne per la calandra tagliata da un listello cromato, ricorda il modello attuale, ma anche Mondeo e Fiesta. L’influenza di quest’ultima si vede chiaramente nella forma a cuneo della finestratura e del tetto discendente, mentre inedite sono le costolature ad arco sopra i parafanghi e i fari posteriori che, per la prima volta, non sono verticali ma avvolgono gli spigoli del bordo del portellone. 
La Ford ha studiato con molta attenzione, anche attraverso i cosiddetti “focus group”, uno stile che fosse uniforme e, allo stesso tempo, gradevole per tutti i paesi dove la Focus sarà commercializzata.
Decisamente più innovativo l’abitacolo dove lo stile Kinetic trova la sua massima espressione insieme alle applicazioni telematiche. Accanto infatti al sistema operativo Sync, debutta l’interfaccia MyFord con comandi dalla logica ripresa dai telefonini e dall’iPod presenti sia sulla corona del volante sia sul centro del plancia. La strumentazione, con illuminazione azzurra, si avvale al centro di uno schermo multifunzione da 4,2 pollici mentre quello sulla plancia, che è molto avvolgente e raccordata con i panelli porta, del sistema multifunzionale è da ben 8 pollici. Come sulle nuove C-Max e C-Max7, ci saranno la telecamera posteriore e il sistema semiautomatico di parcheggio simile a quello impiegato sulle Volkswagen. Segno che la nuova Focus adotta uno sterzo elettromeccanico al posto di quello attuale elettroidraulico. Naturalmente, l’avviamento avverrà attraverso il pulsante.

Al centro della gamma motori c’è il nuovo EcoBoost 1,6 litri con turbo e iniezione diretta edi benzina, disponibile da subito nella versione da 150 CV e successivamente don potenza di 182 CV. Per entrambi il regime di coppia massima è pari a 240 Nm, valore che può temporaneamente salire a 270 Nm con overboost. Con il motore da 182 CV la nuova Ford Focus promette uno scatto 0-100 km/h in 7,9 secondi e un consumo combinato di 6,0 l/100 km che equivale a 139 g/km di CO2. A questi propulsori di nuova generazione si aggiunge anche il noto Duratec Ti-VCT da 1,6 litri e 125 CV che consuma mediamente 5,9 l/100 km ed emette 136 g/km di CO2. Naturalmente ci sono i diesel Duratorq TDCi, sempre con cilindrate di 1,6 e 2 litri, ma rinnovati per essere più potenti e puliti.


Le potenze vanno dai 115 CV della 1.6 TDCi ai 163 CV della 2.0 TDCi, versioni che soncumano rispettivamente 4,2 e 5,0 l/100 km. Queste versioni a gasolio, come le EcoBoost, montano un cambio manuale a 6 marce, ma è per le TDCi è possibile optare per il cambio automatico Powershift a doppia frizione, sempre a 6 rapporti. Per la Focus elettrica, prodotta già nel 2011 per la fase di test negli USA per arrivare sul mercato l’anno successivo, Ford potrebbe valutare uno sbarco in Europa verso il 2013, sull’onda dell’eventuale successo di altre elettriche.
C’è infine un altro aspetto interessante di Focus quale progetto globale. Ford infatti prevede che la parte bassa del mercato (quella che per noi sono i segmenti B e C) continuerà a crescere in tutto il mondo e vedrà uno spostamento delle preferenze dalla carrozzeria tre volumi (prediletta negli USA e in Asia) a quella a due volumi (prediletta invece in Europa anche se in proporzioni differenti).

Questo, secondo il costruttore americano, avverrà perché i clienti non potranno che riconoscere il miglior bilancio tra ingombri e spazio interno offerto dalle vetture con il portellone.
Per fare cifre, negli USA i segmenti compact sono passati dal 14% del 2004 al 21% nel 2009 ed entro 5 anni raggiungeranno un quarto del mercato mentre le due volumi passeranno dal 20% al 40% del totale. Nessun dubbio invece per l’Europa dove il segmento C, dominato dalla Golf, è il più importante con il 30% del totale, ma dove c’è anche una maggiore frammentazione tra i vari tipi di carrozzeria. Ma per questo Ford è ben attrezzata e non lascerà sicuramente nulla ai propri concorrenti.

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