lunedì 18 aprile 2011

Mercedes-Benz GLK

 
La Mercedes per la GLK 2011, un po’ controcorrente rispetto a ciò che accade di solito fra i costruttori tedeschi, dove a rotazione ognuno compila il listino prezzi e optional in base a ciò che fanno i rivali, ha scelto la via della convenienza, relativa.
Per questa prova si presenta in versione 220 CDI 170 cavalli, con trazione integrale e cambio automatico, al prezzo di 41.800 euro, già comprensivi di assetto sportivo, ruote da 19 pollici, sedili a regolazione parzialmente elettrica, climatizzatore bizona, regolatore e limitatore di velocità e ovviamente un completo corredo per la sicurezza attiva e passiva, peraltro comune. 

Paga invece dimensioni esterne leggermente più compatte rispetto alla concorrenza (453 cm di lunghezza con 275 cm di passo, contro i 463/281 cm di Audi e i 465/281 cm di BMW) che si ripercuotono giocoforza nell’abitacolo: lo spazio gambe è inferiore, al pari del volume del baule: 450 litri a fronte dei 540 della Q5 e i 550 di BMW, anche per via di un minor sfruttamento in altezza del vano.
Per il guidatore, invece, il trattamento è circa lo stesso: il suo 4 cilindri 170 cv è un 2.2 offre anche un confort di marcia superiore.
Con il model year 2011 di GLK, la versione d’accesso è la Sport, dotata di serie di assetto ribassato di 20 mm e di ruote da 19”. Sulla Premium ci sono i 20” e le luci diurne a Led, assenti invece sulla Sport.
La plancia della GLK riprende le forme spigolose della carrozzeria; questo assieme, alle tinte scure, contribuisce a creare un’atmosfera un po’ più austera rispetto ad Audi e BMW. La funzionalità, almeno, è di ottimo livello con tutti i comandi ben posizionati e intuitivi.I sedili della Mercedes sono quelli che garantiscono i miglior confort, pagando però qualcosa in termini di contenimento laterale. 
Di serie sono previste le regolazioni elettriche per l’altezza e per l’inclinazione schienale, mentre sono manuali quella longitudinale e il basculante del cuscino (attraverso il pomello rotondo). La zona posteriore paga quella decina di centimetri di lunghezza esterna che la GLK ha nei confronti di Audi e Mercedes. Ne deriva uno spazio gambe appena sufficiente, che diventa critico soltanto quando chi sta davanti arretra molto col sedile. Presenti le bocchette d’aerazione. Per quel che riguarda attrezzatura e regolarità delle forme, il vano della Mercedes è assimilabile a quello delle altre due rivali. Dove perde, la GLK, è nello spazio utile in altezza (circa 7 cm in meno) e in lunghezza (paga circa 5 cm), e difatti il volume totale è di 450 litri contro i 540 di Audi e i 550 di BMW. Anche la bocca d’ingresso è leggermente più piccola, così come inferiore è la versatilità: i sedili sono reclinabili al 40/60 ma senza annoverare un passaggio centrale.
Trazione integrale permanente, ma GLK prevede anche la sola trazione posteriore. La ripartizione di base è del 45-55% e quando avviene uno slittamento la frizione spalma la coppia fino al 30% davanti e 70% dietro, oppure 70% all’avantreno e 30% al retrotreno. Tutto il sistema è subordinato alla gestione elettronica 4ETS, che provvede ad aumentare la coppia verso la ruota con maggior grip e a frenare invece quella con meno aderenza. Per il cambio Mercedes resta fedele al convertitore di coppia con la a 7 rapporti. Il motore è a iniezione diretta common rail di ultima generazione e con turbina a geometria variabile. Il picco massimo di coppia è di 40,8 kgm a 1400-2800 giri.
Se amate la pastosità d’erogazione e la ricchezza di coppia, il 2.2 litri da 170 cavalli della Mercedes fa per voi. 
Oltre ai chilogrammetri, in assoluto i più elevati della categoria (40,8), è proprio la curva d’erogazione a soddisfare la necessità di spinta in basso e la progressione; che difatti portano la GLK a prestazioni di notevole spessore. Il cambio 7GTronic Mercedes è fluido e morbido (tranne a freddo), ma la sua modalità sportiva o manuale non ha nulla a che vedere con il carattere dinamico delle trasmissioni più recenti. Per l'assetto Mercedes adotta sospensioni oleopneumatiche (in questo caso ribassate) e risultano essere un eccellente compromesso fra confort e agilità. In termini di comodità la GLK è senza dubbio ottima, ma anche fra le curve dimostra di tenere un buon passo, penalizzato soltanto da uno sterzo che non è pronto e diretto. Per quel che riguarda i consumi, nel complesso sono discreti, tranne che in autostrada.

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