La Aston Martin Virage è tornata. La sportiva che più di tutte a Gaydon ricorda il momento dell'acquisizione dell'azienda britannica da parte della Ford Motor Company - la Casa dell'Ovale Blu ha comprato la Aston Martin subito dopo il debutto della Virage, nel 1989 - è rinata dopo quasi 15 anni inserendosi tra una DBS e una DB9 o una Rapide, tra cui si colloca anche a livello di potenza (496 CV). Il suo colore di punta è un inedito arancio e di lei l'amministratore delegato di Aston Martin, Ulrich Bez, ha detto: "100 anni di storia hanno dimostrato che l'evoluzione trova le migliori soluzioni nel corso del tempo".
L'architettura in alluminio ne rimarca il carattere sportivo, ispirato al mondo dell'aeronautica, dove la riduzione di peso è l'obiettivo costante. Una nuova griglia in alluminio, ispirata alla One-77, contribuisce ad accentuare questa particolarità, ma la vera caratteristica dal frontale è la particolare forma allungata dei fari bi-xenon che conferiscono alla Virage un tocco di modernità enfatizzato dall'ormai immancabile striscia di LED.
"Salendo a bordo della Nuova Aston Martin Virage i passeggeri vengono accolti da un gradevole e raffinato aroma dei rivestimenti in pelle realizzati dall'azienda scozzese Bridge of Weir". Alla Aston Martin piace sottolineare così l'artigianalità delle sue realizzazioni che ne caso della Virage comporta una lavorazione a mano di 70 ore per i soli interni. In tutto, spiegano da Gaydon, sono necessarie più di 200 ore di lavoro per assemblare a mano la Virage presso "il cuore" dell'azienda a Warwickshire, in Inghilterra. Non manca comunque l'elettronica e la Virage è dotata di un nuovo sistema di navigazione sviluppato in collaborazione con Garmin. Nuova è l'interfaccia, il display migliorato nella risoluzione e nella qualità delle mappe. Dell'equipaggiamento di serie fa parte anche il cruise control, la predisposizione per il Bluetooth e l'impianto 700W Aston Martin Premium Audio System con Dolby Pro Logic II e ingresso per iPod.
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